Eroica in 3gg### Giorno 1: Da Gaiole in Chianti a Montalcino
Si parte da Gaiole. Arrivando in auto si lascia la macchina in uno dei tanti parcheggi gratuiti che si vedono attraversando il paese. Vicino al centro di informazioni turistiche ce n'e' uno, altrimenti, con il centro turistico sulla sinistra ed andando avanti, poche centinaia di metri sulla destra di vede un "P" che indica un parcheggio leggermente rialzato rispetto alla strada.L'inizio e' tranquillo. Pure un po' di discesa. Poi si inizia a salire per quella che sarà la seconda salita piu lunga della giornata. Si tratta di una lunga salita asfaltata molto bella. Si sale a tratti fino al Castello di Borio, dove e' già sterrato e dove ci si ferma per fare delle foto al castello e al paesaggio. Si prosegue su sterrato in un vorticoso salo scendi. Alcune discese sono molto ripide ma purtroppo anche alcune salite, comunque non lunghe.Con Siena sempre ben visibile sulla destra in lontananza, si passa Monteaperti, si passa vicino Taverne d'Arbia senza però toccare il paese e la strada va verso Siena tantoché si arriva a lambirne la periferia. Intanto stiamo pedalando sulla via Cassia e ci si ferma a prendere un panino da "Casa e Bottega" un posto con panini buonissimi e titolari simpaticissimi. Per arrivarci occorre deviare 500 metri dal percorso dell'eroica ma e' fattibile.Poi si riprende verso Radi, Vescovado, Murlo per lambire Buonconvento senza però toccarlo ma passandosi a destra.La strada qui e' un impegnativo saliscendi di notevole fatica. Molti i tratti sterrati. Le salite sono davvero impegnative e le discese bellissime.Sempre in un continuo saliscendi si arriva sotto Montalcino e... a quel punto si scende di bicicletta e si fa l'ultimo pezzo di circa 2km a piedi perché e' praticamente impossibile salire Montalcino se non si e' fatto almeno il Giro d'Italia. La salita e' principalmente sterrata ed ha pendenze con punte di 23% (dichiarata sui cartelli 17%). Si impiega 1 ora per salire a Montalcino e poi siamo arrivati.Consigli:
1) il continuo saliscendi necessità di una buona preparazione a livello di fiato e gambe. E' come fare le ripetute a corsa.
2) le discese a volte sono ripide (come le salite) e si raggiungono velocità notevoli, anche si sterrato. Serve una buona bici e per i deboli di gola e polmoni, consiglio di tenere a portata di mano una maglia da mettere e togliere nelle discese ed un collo in pile.
3) il panino a pranzo da Casa e Bottega necessità di uscire 500 metri dall'eroica per poi riprenderla dopo, ma ne vale la pena
4) A Ruffolo il percorso necessita di una deviazione. Praticamente a Ruffolo, c'e' da attraversare una larga strada statale (o una superstrada, non saprei) ed e' impossibile perché e' recintata. Quindi un volta scesi a Ruffolo, si gira a sinistra contrariamente a quando afferma l'eroica e si incontra un ponte ciclopedonale che superare la strada. Il ponte porta purtroppo una ripida salita non prevista.
5) la salita di Montalcino e' davvero impossibile.### Giorno 2:
Si parte da Montalcino e si fa la lunghissima e entusiasmante discesa fino a valle. La tappa non e' molto complessa tranne nel tratto delle crete senesi dove la strada ha dei sassi bello grandi, ma con una MTB va benissimo.Ci sono delle solite molto ripide sebbene non troppo lunghe ne come quelle del giorno 1. Questa tappa e' indubbiamente poi facile ma si e' stanchi dal giorno precedente e anche salite meno forti, pesano.I saliscendi comunque sono molti. Nella parte finale, prima di asciano, ci sono 3 o 4 salite piccole ma toste, molto ripide, che dalla mappa non si rilevano.Asciano e' piacevole. Troverete molti ciclisti. Se arrivate in tempo prendete una bella birra in centro, ci sono due locali pieni di ciclisti nella pizza principale.### Giorno 3:
Partenza da Asciano dove si percorre un breve tratto in discesa asfaltato ma ben presto si giunge allo sterrato e le prime salite. Esse sono piuttosto pesanti, Grosse pendenze e un saliscendi continuo sullo sterrato che, complici le fatiche dei giorni precedenti, risultano snervanti da percorrere subito poco dopo la partenza. Questo tratto di saliscendi, con pendenze notevoli è davvero complesso da affrontare di prima mattina e si rischia di perdere la fiducia, quindi occorre stare concentrati sull'obiettivo della giornata, ovvero Gaiole in Chianti.Le discese che seguono le salite, sono altrettanto ripide ma poco sfruttabili perché la strada è sterrata con ghiaia e molte curve, quindi l'energia potenziale accumulata in salita non viene sfruttata per prendere velocità nelle discese.I primi 18 Km fino a Castelnuovo Berardenga sono tutto un salire e scendere di gran fatica per poi fare una lunga discesa dolce, a tratti impegnativa, fino a giungere sotto Monteaperti dove si accennauna un po' di salita fino a Pianella.A Pianella inizia una salita che sembra non finire più. Si sale in maniera costante per almeno 10Km. Naturalmente ogni volta che si supera una collina in favore dell'altra, c'è sempre una piccola discesa ma il bilancio è decisamente in salita e la strada sale in maniera accettabile ma costante. La salita sembra non finire più fino a quando, nei pressi di Vagliagli, inizia una discesa molti ripida che ci accompagnerà per circa 4Km, percorsi a forti velocità. Qui, con a destra Poggio Galenda e Poggio a Spandole, si inizia nuovamente a salire, con pendenze piuttosto forti fino a Monte alla Pianca, dove, con una ripida discesa si scende fino a Radda in Chianti a forte velocità.A Radda in Chianti inizia l'ultima salita della nostra Eroica che ci porta sopra Gaiole in Chianti. Qui si inizia a scendere su sterrato, senza farci mancare dei dossi estremamente ripidi da salire, che interrompono la discesa.Si arriva quindi a Gaiole in Chianti ed il tour è completo. Congratulazioni!